Fino al 31 dicembre del corrente anno è ancora possibile aprirsi la partita IVA con il vecchio metodo del regime fiscale agevolato, che comprende esenzione IVA, ed una aliquota IRPEF al 5% fino ai 30000 euro annuali per un periodo di 5 anni, trascorso tale periodo, oppure superato il massimale si passa al regime ordinario.
Con la nuova riforma il tutto cambia.
Dal 1° gennaio 2015 potrebbe entrare in vigore il nuovo regime dei minimi che rispetta l'esenzione IVA, ma innalza l'aliquota IRPEF al 15%, ed abbassa il massimale reddituale nel quale si rientra con il regime dei minimi, però viene eliminato il limite di età per usufruire di tale regime.
Il calcolo per l'individuazione del reddito cambia a seconda del codice attività, questo comporta che anche se l'aliquota è la stessa la tassazione cambia a seconda dei mestieri svolti.
Il solito CAOS.
Si spera che visto che tale proposta ancora non è passata venga cambiata, in quanto l'imposizione fiscale è troppo alta e questo potrebbe portare ad una contrazione dell'economia anche nel campo dei lavoratori autonomi.
Nel dubbio consiglio a chi deve aprirsi la partita IVA nei prossimi mesi di anticipare l'intera operazione ed aprirla entro il 31/12 in modo da usufruire del vecchio regime dei minimi, sicuramente più conveniente rispetto a quello attualmente in fase di approvazione.
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