La Tassa sui Servizi Indivisibili meglio nota come TASI è una delle tasse che fa parte della IUC ossia la tassa che comprende tutte le piccole tasse derivante dalla proprietà o utilizzo degli immobili.
La TASI serve a coprire i costi per l'illuminazione, il rifacimento del manto stradale e si spera anche dell'abbellimento delle nostre città.
Tale tassa sarà sostituita all'IMU per le prime case e potrà arrivare ad una aliquota massima del 2,5 per mille più le eventuali addizionali comunali, mentre per le seconde case la TASI va ad aggiungersi all'IMU e si potrà arrivare ad una aliquota massima del 10,6 per mille più le classiche addizionali.
Il calcolo per la base imponibile è quello classico utilizzato anche per l'IMU, quindi la rendita catastale aumentata del 5% e moltiplicata per 160.
La vera novità di tale imposizione fiscale è quella che a pagare non è più solo il proprietario ma anche l'inquilino per un importo che varia dal 10% al 30% a seconda del comune e, nel caso in cui il comune non comunica la pertinenza dovuta dall'inquilino, si applicherà la suddivisione base ossia quella pari al 10%.
Nel caso l'inquilino non la paga il comune non potrà rivalersi sul proprietario.
La TASI non va pagata per le abitazioni utilizzate stagionalmente o per brevi periodi e neanche per le aree scoperte.
Inizialmente la prima rata doveva essere pagata entro il 16 giugno e la seconda rata entro il 16 dicembre, ma per i comuni che non hanno deliberato le aliquote entro il 23 maggio, la prima rata sarà versata entro il 16 ottobre e la seconda entro il 16 dicembre.
Nel caso ipotetico in cui il comune entro il 10 settembre ancora non abbia
deliberato le aliquote, si pagherà l'aliquota minima dell' 1 per mille, e sarà versata in un'unica soluzione entro il 16 dicembre.
Il versamento della TASI potrà avvenire tramite il modello F24 o bollettini postali centralizzati.
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