Translate

venerdì 12 febbraio 2016

Bail In e Bad Bank: Cosa cambia per banche e risparmiatori

Il Consiglio dei Ministri dopo tanto discutere finalmente approva il Bail-in e la Bad Bank.
Molti ne sentono parlare ma pochi hanno capito di cosa si tratta e soprattutto cosa cambia.
A causa della crisi sono sempre più le banche che si trovano in bilancio crediti in sofferenza, derivanti dai continui fallimenti di imprese con fidi elevati, causati da una crisi che purtroppo risulta inarrestabile. 
Allora si viene a creare una mini-banca (bad-bank) controllata dall'istituto centrale all'interno della quale saranno girate tutte le sofferenze e pian piano si cercherà di recuperare il tutto evitando di pesare sul bilancio della banca.
Questa tecnica è già stata sperimentata in passato con il Banco di Napoli acquisito da Intesa San Paolo che riuscì a recuperare quasi tutti i crediti in sofferenza e tornò a fare utili. L'operazione bad-bank è stata utilizzata da Obama nel 2008 a causa dei mutui sub-prime ed ha avuto degli ottimi risultati.


Un altro aiuto è stato dato dall'eliminazione dell'imposta di registro a percentuale sulla vendita di immobili ipotecati venduti all'asta, oggi si pagherà solo 200 euro senza conteggiare il valore dell'immobile, in tal modo sarà più veloce e meno oneroso vendere immobilizzazioni materiali ipotecate derivanti da mutui non pagati.
Infine è stato preso in considerazione il Bail-in, meglio noto come il salvataggio interno.
In caso di insolvenza di una banca ne risponderanno prima gli azionisti, poi gli obbligazionisti ed infine chi ha dei conti deposito superiori a 100.000 euro, ovviamente, solo per la parte che eccederà tale limite.
Tutto ciò scatenerà una maggiore concorrenza tra le banche e soprattutto premierà gli Istituti di Credito più solidi e che daranno maggiori garanzie ai propri clienti.
Le Riforme sono state fatte ora bisogna ripartire il più velocemente possibile.

Nessun commento:

Posta un commento