Con tale operazione si è dato vita ad una iniezione di liquidità mensile basata sull'acquisto perenne di titoli di stato della zona Euro.
I benefici sono molteplici, in quanto il valore dell'euro nell'ultimo mese è sceso di circa l'11% nei confronti del dollaro, quindi per gli americani, i prodotti europei diventano meno costosi e le imprese italiane avranno un'impennata nelle vendite dei loro prodotti oltreoceano.
Però per le imprese che acquistano le materie prime dagli USA, la situazione è diametralmente opposta, in quanto i prodotti per tali imprese costano di più e quindi potrebbero subire un danno da tale strategia.
Sicuramente il rapporto costi/benefici è inclinato dalla parte dei benefici, perchè la maggiorparte delle imprese italiane esporta in America, quindi sicuramente avranno un forte incremento del fatturato nei prossimi anni e la situazione economica andrà a migliorare, ovviamente se il tutto sarà supportato da riforme strutturali da parte dei Governi dei Paesi europei.
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